La nostra storia

UNA STORIA LUNGA OLTRE I000 ANNI

I territori dell’odierna Pravisdomini (in provincia di Pordenone al confine con le province di Treviso e di Venezia) e quelli limitrofi ai fiumi Livenza e Tagliamento ebbero fin dai tempi dell’Impero romano una grande importanza strategica. Postumia e Annia, che li attraversavano, erano le vie consolari che conducevano ad Aquileia (per un lungo periodo la più importante città dell’Impero dopo Roma) e a Concordia Sagittaria, dove si producevano le frecce (sagittae) e altri armamenti per le legioni romane.

TIMELINE

986 D.C.

MARZUTUS

Marzutto della Frattina (un cavaliere al seguito dell’imperatore Ottone impegnato a contrastare le incursioni degli Ungheri in Friuli) secondo diverse fonti fu investito nell’anno 986 delle terre dove ancor oggi risiede la famiglia, che dunque nel 1986 ha celebrato i suoi “primi mille anni” di storia.

1245

ABATI

Testimonianza della fama e del prestigio di cui godette la famiglia dei Frattina è la nomina nel 1245 di Ermanno ad abate benedettino dell’Abbazia di Sesto e la presenza dei Frattina a partire dal 1282 nel Parlamento della Patria del Friuli, l’assemblea formata da nobili, prelati e rappresentanti delle comunità che prendeva decisioni in materia politica e giudiziaria, condizionando l’esercizio del potere patriarcale. Nel 1325 un altro esponente del casato, il monaco Ludovico, viene eletto abate di Sesto, e rivela saggezza e abilità nel governo dell’abbazia, interrompendo la serie di rivolte e di scandali tra i monaci che si erano succeduti in precedenza.

1340

CAVALIERI

Tra il 1340 e il 1351 i della Frattina ottengono, oltre alle investiture territoriali, anche il capitanato dei castelli di San Stino e di Meduna. Assumono così un ruolo decisivo nella difesa di quel confine, segnato dal fiume Livenza.

1541

CONTI PALATINI

Nel 1541 l’imperatore Carlo V da insignisce i Frattina del titolo di conti palatini, i “nobili di palazzo” più fidati e meritevoli di appartenere alla corte imperiale, L’investitura imperiale è evidente anche nei colori dello stemma, scaglione d’oro in campo azzurro. Infatti secondo il medievalista Carlo Guido Mor, profondo conoscitore del feudalesimo, due sono le caratteristiche in base alla quali si può attribuire la qualifica di liberi e quindi di feudatari di primo rango: i colori imperiali, oro e azzurro insieme in particolare.

1570

L'ERETICA

Isabella della Frattina (1542-1601), donna colta, “rara per la sua intelligentia” gentildonna di Portogruaro nata a Padova da genitori appartenenti entrambi alla nobiltà genovese e sposata al feudatario friulano Marco della Frattina è processata tra 1568 e 1570 dal Sant’Uffizio per eresia. Accusa rara per una donna, che cadrà anche per merito del giurista Cornelio Frangipane di Castello. Sullo sfondo la vita veneta della seconda metà del ‘500 e una figura femminile che non si adegua al ruolo e alle costrizioni che la società del tempo le impongono, dotata di raffinata cultura, di viva intelligenza, di un carattere forte e assertivo.

1571

IL MORO DI FRATTINA EROE DI LEPANTO
Il 7 ottobre 1571 la più grande battaglia dei nostri mari si svolge a Lepanto. La flotta Cristiana della Lega Santa contrapposta a quella Musulmana dell’Impero Ottomano. La Repubblica di Venezia era la principale potenza della coalizione.
Marco Marcualdo di Frattina detto ” IL MORO” perse la vita in quella battaglia a difesa della Cristianità, fedelissimo alla Repubblica di Venezia.

1598

ORDINE DI MALTA

Sebastiano, nel 1598 fu il primo nobile friulano che entrò a far parte dell’Ordine di Malta.

1600

DEMETRIO IL ``CONFIDENTE`` e POLIDORO

Demetrio (XVI sec.) poeta, scrittore e “confidente” della Serenissima in terra austriaca.  Altro poeta è il sacerdote Polidoro, vicario foraneo, autore di una bella supplica alla Vergine pubblicata nel 1670.

1849

MARQUANDO E LA DIFESA DI VENEZIA

In tempi più recenti va ricordato Marquando, morto in combattimento nel 1849 nella eroica difesa di Venezia.

1881

IL CHIRURGO

Basilio della Frattina, primario chirurgo all’ospedale civile di Pordenone presso la chiesa del Cristo, che nel 1881 asportò un rene a un paziente realizzando il terzo intervento del genere in Italia, il primo completamente riuscito, il 39° al mondo.

inizi del '900

IL CAPITANO

Giannino della Frattina, (nonno del Conte Manlio), reduce della Prima Guerra Mondiale, divenne un ufficiale di Marina. Prima dell’inizio della Seconda Guerra Mondiale sopravvisse miracolosamente ad un devastante incendio a bordo e conseguente naufragio della nave che comandava, riuscendo a portare in salvo tutto l’equipaggio.

1919

IL LEGIONARIO

Il Legionario Conte Nicola della Frattina,  insignito da Gabriele D’Annunzio per il suo servizio in difesa della patria.

OGGi

MANLIO

il Conte Manlio della Frattina, da sempre amante delle piante e della natura, cura le vigne con le proprie mani, avvalendosi anche della collaborazione dei discendenti dei mezzadri che da bambino andava a visitare col padre. “Fin da bambino il mondo delle api mi ha affascinato. Ricordo con affetto e nostalgia quando a Belluno andavo dallo zio Gottardo, medico celebre e generoso, il quale, mi avvicinava con la sua passione agli alveari che si trovavano fra gli alberi da frutta in un pendio del suo giardino. Passavo con lui lunghi momenti stregato da questo mondo a me allora sconosciuto”.